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mercoledì 29 febbraio 2012
Messaggi dal torneo di lettura
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martedì 28 febbraio 2012
Mostra della shoah
Ciao mi chiamo Teresa e frequento la V A della scuola Laura Bassi. Scrivo per raccontare la visita che io e la mia classe abbiamo fatto venerdì 24 febbraio alla scuola media Boiardo- Vallisneri per vedere la mostra sulla Shoah, allestita dagli alunni di terza in occasione della “Giornata della memoria”.
Ad aprire la mostra c’erano, scritte su un grande foglio blu appeso al muro, le parole di una bellissima canzone di F.Guccini intitolata “Ad Auschwitz”, in cui l’autore immagina che a parlare sia un bambino morto e cremato in questo campo di concentramento; accanto alla canzone c’era infatti la riproduzione di un camino come ricordo del fumo che usciva dopo che le persone erano state bruciate.
La mostra è composta soprattutto da quadri ( fatti dagli alunni insieme alla loro professoressa di Arte) in cui sono rappresentati tanti momenti della dura vita degli ebrei nel Ghetto e nei campi di concentramento. Ad esempio, un quadro rappresenta la mensa in cui mangiavano, un altro ritrae un ebreo che trascina fuori dalle camere a gas i corpi senza vita di un uomo e una donna, in un altro quadro c’è un soldato tedesco che costringe un prigioniero ebreo a tagliare i capelli a un’altra prigioniera morta…
Mentre guardavamo questi quadri, sentivamo un sottofondo musicale triste che ci faceva sentire ancora di più quanto fossero terribili le scene che erano raffigurate.
Oltre ai quadri era anche esposto, su un tavolo, del materiale: dei capelli finti che rappresentano i capelli tagliati agli ebrei, delle scarpe per ricordare quelle che a loro venivano tolte quando arrivavano nei campi di concentramento e dovevano indossare le divise da prigionieri..
Una delle cose che mi ha colpito di più è stata la riproduzione di un muro, esposto in un angolo della mostra, in cui, su ciascun mattone, le persone morte durante la Shoah ricordano la propria vita con le parole “io ero…” : su un mattone era scritto“io ero una nonna”, su un altro “io ero un neonato”, su un altro ancora“io ero uno scienziato”…
Vogliamo ringraziare i ragazzi di terza media per l’impegno, la bravura e la passione che hanno messo nel loro lavoro. Grazie a loro e a questa mostra noi, alunni di quinta A, abbiamo capito meglio cosa è stata la Shoah e perché bisogna che il mondo non se ne dimentichi mai.
domenica 26 febbraio 2012
Un libro nero
Si finisce sempre lí, in una libreria. Anche di domenica. Questa volta la libreria in questione é quella del palazzo ducale di Mantova, non un granché, niente di speciale, ma con un buon assortimento di libri per ragazzi.
I libri non sono i soliti , ma trattano di arte e di grafica. Per intenderci , libri come quelli editi da Franco Cosimo Panini , da Artebambini e da Corraini, editori che , con grande coraggio, propongono opere grafiche di artisti e designer contemporanei ad un pubblico molto giovane.
Il libro piú interessante tra quelli proposti é un libro che presenta i colori in un modo molto particolare, attraverso il colore nero.
Il libro , tutto nero con le figure in rilievo, guida i bambini a riconoscere i colori attraverso le sensazioni tattili e olfattive. I colori hanno forma e odore. Inutile dire che il testo é scritto anche in braille. Un bellisimo libro che dovrebbe stare in ogni biblioteca scolastica (... se ci fossero i soldi)
Cottin Menena - Faria Rosanna
Il libro nero dei colori
Gallucci editore
2011
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